sabato 26 settembre 2015

LA CLASSE

LA classe 1°C
Un brano tratto da
  “Diario di scuola” di Daniel Pennac
Come in un‘orchestra, “ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la stessa sinfonia. E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualità che il loro contributo conferisce all'insieme. Siccome il piacere dell'armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica. Il problema è che vogliono farci credere che nel mondo contino solo i primi violini”.  
In parole semplici...
Siamo tutti importanti.
Ciascuno di noi deve scoprire il proprio talento.
Il gruppo deve riconoscere il contributo,
più o meno grande, che riceve dal singolo. 
E l'orchestra suonerà magnificamente.
L'insegnante, il direttore d'orchestra, deve tenere ben presente che  i percorsi di apprendimento non sono quasi mai lineari  e che i tempi di apprendimento sono strettamente individuali e legati alla maturazione psicofisica del bambino. Sulla linea di partenza della prima elementare  ci sono tutti ma, al via, ognuno procede secondo le proprie capacità e alla meta non arrivano contemporaneamente. 
Il fascicoletto delle prove di ingresso dà subito un quadro della situazione...e da li' si parte.
 

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